
mercoledì 31 ottobre 2007
martedì 30 ottobre 2007
Lo chef, una figura essenziale
E' la figura chiave degli hotels che si propongono come alberghi gourmet, capace di rendere famosa una struttura anche più della qualità del servizio offerta.
Parla dello chef, ci fa entrare nel vivo dell'oferta della Hartann Hotels al cliente.
E' un accorgimento di qualità. Non basta vedere i meriti organizzativi, bisogna anche osservare i valori dell' operato e specialmente raccoglie nel modo giusto le voglie, gli umori e le sensazioni dei commensali.
"Riempirsi la pancia" è out, incontrarsi per discutere sui gusti e sui piaceri del mangiare è in.
Pertanto, tutti al ristorante!
Parla dello chef, ci fa entrare nel vivo dell'oferta della Hartann Hotels al cliente.
E' un accorgimento di qualità. Non basta vedere i meriti organizzativi, bisogna anche osservare i valori dell' operato e specialmente raccoglie nel modo giusto le voglie, gli umori e le sensazioni dei commensali.
"Riempirsi la pancia" è out, incontrarsi per discutere sui gusti e sui piaceri del mangiare è in.
Pertanto, tutti al ristorante!
venerdì 19 ottobre 2007
Porcini, sinfonia d’autunno
Boletus edulis, Boletus vinicola, Boletus reticulatus, Boletus aereus. Ecco i nomi scientifici delle quattro differenti specie di funghi comunemente chiamati porcini.
Gustosi, morbidi, dall’intenso profumo di bosco. Abbinati alla carne, al riso, alla pasta, alle uova e addirittura al pesce, possono essere serviti crudi, fritti, trifolati o alla griglia. I risultati riservati sono sempre sorprendenti. Un alimento che sprigiona il suo aroma pur rimanendo semplice e raffinato con una consistenza croccante.
Tutte le specie sono ottime e commestibili. Sono presenti nei boschi aghifoglie e latifoglie nascendo nel periodo fra giugno e ottobre a seconda delle altitudini e latitudini. Sono presenti in tutto il territorio italiano. Ogni regione ha una sua cultura nella preparazione e fa del porcino un elemento principe di ogni piatto.

Si possono conservare essiccandoli, sott’olio e soprattutto congelandoli. In tutti tre icasi si riescono ad avere degli ottimi risultati in cucina.
Vi proponiamo una ricetta di Norbert Dejaco:
Bresaola con funghi porcini, rucola e vinaigrette di mele fiji del’Alto Aidge.
Affettare finemente una bresaola stagionata. Coprire la rosa di bresaola con fettine fini di capello e gambo di funghi porcini. Sale e pepe quanto basta. Aggiungere alcune foglie di rucola ancora croccanti e coprire il tutto con un cucchiai abbondante di vinaigrette alle mele.
Per ottenere la vinaigrette: tagliare una mela fiji dell’Alto Adige in piccoli dadi e bagnarli con limone, aceto alle mele, aceto balsamico quando basta, miele e uva sultanina mescolando il tutto delicatamente. Lasciare macerare il tutto in frigo per ca. 2 ore.
Gustosi, morbidi, dall’intenso profumo di bosco. Abbinati alla carne, al riso, alla pasta, alle uova e addirittura al pesce, possono essere serviti crudi, fritti, trifolati o alla griglia. I risultati riservati sono sempre sorprendenti. Un alimento che sprigiona il suo aroma pur rimanendo semplice e raffinato con una consistenza croccante.
Tutte le specie sono ottime e commestibili. Sono presenti nei boschi aghifoglie e latifoglie nascendo nel periodo fra giugno e ottobre a seconda delle altitudini e latitudini. Sono presenti in tutto il territorio italiano. Ogni regione ha una sua cultura nella preparazione e fa del porcino un elemento principe di ogni piatto.

Si possono conservare essiccandoli, sott’olio e soprattutto congelandoli. In tutti tre icasi si riescono ad avere degli ottimi risultati in cucina.
Vi proponiamo una ricetta di Norbert Dejaco:
Bresaola con funghi porcini, rucola e vinaigrette di mele fiji del’Alto Aidge.
Affettare finemente una bresaola stagionata. Coprire la rosa di bresaola con fettine fini di capello e gambo di funghi porcini. Sale e pepe quanto basta. Aggiungere alcune foglie di rucola ancora croccanti e coprire il tutto con un cucchiai abbondante di vinaigrette alle mele.
Per ottenere la vinaigrette: tagliare una mela fiji dell’Alto Adige in piccoli dadi e bagnarli con limone, aceto alle mele, aceto balsamico quando basta, miele e uva sultanina mescolando il tutto delicatamente. Lasciare macerare il tutto in frigo per ca. 2 ore.
Etichette:
ricetta ristorante antica osteria traube
Il buon gusto si coltiva.
Siamo (quasi) tutti gourmet! A patto di impegnarci in un rapporto impegnativo e diversivo con la materia prima: il cibo.
Bisognaconfrontarsi con se stessi e con gli altri.
Elenco alcuni spunti per affinare il palato e migliorare la tecnica degustativi.
Siete dei “mangiatori scelti e felici” o dei “divoratori nervosi”? E’ la domanda del famoso nutrizionista francese Jean Paul Laplace.
E’una differenza basilare: il mangiatore divoratore e nervoso è una vittima dei pareri altrui, mangia pensando cosa ha sentito sulla salute, lo stato fisico, le tossine. Il mangiatore scelto e felice, invece, è attento a se stesso, coltiva e segue la sua personale capacità olfattiva, assapora la vita, scopre il piacere giornaliero del mangiare. Ogni bocconcino è un ricordo a delle esperienze già avute.
“Niente ha un buon sapore di per sé”, è una diffusa opinione dei nutrizinisti, il sapore è una sequenza di esperienze durante il corso della vita. Siamo noi stessi, la nostra storia e le nostre preferenze a dare, assieme alle nostre capacità, una valore al cibo che siamo consumando.
Ecco allora alcuni ingredienti per migliorare questo aspetto del piacere di vivere. Bisognerà mescolarlo e assaporarlo assieme.
Importante:
Abituarsi
Assaporare
Coltivare
Concentrarsi
Aicchire
Abituarsi a distinguere:
Il gusto è un groviglio di emozioni, dopo aver accarezzato gli organi di senso, infatti, il sapore invita i vecchi ricordi a collegare le sensazioni presenti a quelle vissute. Una somma di esperienze, arricchiranno giorno per giorno, la nostra capacità, a distinguere le proprietà organolettiche e sensoriali.
Consiglio: se siete abituati a d assumere i cibi sempre allo stesso posto, provate semplicemente a cambiare per riconoscere le differenze. Faccio un esempio: degustate la differenza fra due tipi di mele o due tipi di miele, vi accorgerete quante sono le differenze.
Assaporare il piacere di mangiare
Consumare velocemente un pasto è deleterio. Il cibo non raggiunge la temperatura ideale per le nostre papille degustative, la fretta elimina le fantasie che intensificano la soddisfazione. Questo rimane alla base dei cultori dell’associazione SLOW FOOD, nata per la tutela del diritto al piacere.
Consiglio: mangiare con gli occhi aumenta il piacere. Il cibo, se viene ammirato, vi farà sentire il richiamo estetico, ancor prima del palato.
Coltivare i gusti degli altri
Gusti e disgusti si formano nel corso della nostra vita. Tanti ricordi affiorano a tavola … i ricordi del purè della mamma, i canederli della stube ABC, il pesce assaporato durante una vacanza al mare e così via.
Questo è il modo più semplice per aprirsi alle nuove scoperte, seguendo il gusto degli altri. Questo modo fa affiorare nuovi ricordi, esperienze vissute, gusti già noti alla nostra mente.
Consiglio: mai rifiutare un pasto nuovo, assaggiate, allenatevi ad assaporare cose nuove, magari organizzando con gli amici delle serate degustative che potranno essere socievoli e divertenti, senza dovervi giustificare in alcun modo sull’eventuale rifiuto di un cibo.
Concentrarsi sul gusto
Innondati da una sequenza esagerata di regole (p.e. antipasto, primo, carne poi dolce), quello che fa bene e quello che fa male, ecc., ci abituiamo a mangiare male. Studi approfonditi dell’università di Yale, ci dimostrano che il gusto varia da persona a persona. Chi trova un dolce a volte troppo stucchevole, per un altro può essere molto piacevole. Pertanto apriamoci alle sensazioni del gusto, confrontandoci personalmente e in modo critico a cosa dovremmo o non dovremmo mangiare. Questo per imparare cosa ci piace veramente.
Consiglio: elencate le vostre opinioni personali sui singoli alimenti, cercando di ricordare se vi portano ai dei ricordi piacevoli o spiacevoli. Vedrete che per ogni cosa che assaggerete, troverete una motivazione.
Arricchire la conoscenza
In bocca si incontrano sapori e parole. Approfondite la conoscenza dei vari alimenti. L’italiano parla molto spesso del mangiare, questa è la scuola per fare diventare un piatto ancor più gustoso.
Consiglio: imparate il nome esatto di ogni ingrediente e cercatelo di descrivere (dolce, dalato, piccante, amaro), il coloro, la consistenza (viscido, vaporoso, ecc.) , la sonorità (croccante, acquatico), le sfumature (affumicato, un po’ zuccherato ecc.) e abbinatelo infine ai ricordi vostri. Raccontate questa esperienza ai commensali e confrontatelo con esperienze già avute. Infine, acquistate letteratura specializzata che favorirà questo tipo di ispirazione.
Alla scoperta del buon gusto.
Consigli e segnalazioni per valorizzare il cibo e gustarne l’essenza.
Stile decorazione: una bella porcellana abbinata alla giusta argenteria e al tovagliato invece di un tavolo spoglio con bicchieri di plastica, è una bella differenza nella degustazione. La scenografia ricopre un importante ruolo nel gusto.
Luoghi e incontri: Innumerevoli le serate organizzate da amanti della buona cucina. Manifestazioni gastronomiche come il rally della gastronomia in Val Gardena, lo Sky Dinner all’Alpe di Siusi, le serate organizzate dalla Slow food o le degustazioni di prodotti al alto livello. eventi@slowfood.it
Corsi di cucina: Notevoli sono anche i corsi di cucina, proposti da validissimi chef de cuisine: (A novembre presso l’Antica Osteria Traube a Ortisei, per esempio)
Degustazioni: Degustazione del Riesling al centro sportivo di Selva di Val Gardena, organizzato da Dieter Karadar, rappresentante Slow Food Val Pusteria.
Bisognaconfrontarsi con se stessi e con gli altri.
Elenco alcuni spunti per affinare il palato e migliorare la tecnica degustativi.
Siete dei “mangiatori scelti e felici” o dei “divoratori nervosi”? E’ la domanda del famoso nutrizionista francese Jean Paul Laplace.
E’una differenza basilare: il mangiatore divoratore e nervoso è una vittima dei pareri altrui, mangia pensando cosa ha sentito sulla salute, lo stato fisico, le tossine. Il mangiatore scelto e felice, invece, è attento a se stesso, coltiva e segue la sua personale capacità olfattiva, assapora la vita, scopre il piacere giornaliero del mangiare. Ogni bocconcino è un ricordo a delle esperienze già avute.
“Niente ha un buon sapore di per sé”, è una diffusa opinione dei nutrizinisti, il sapore è una sequenza di esperienze durante il corso della vita. Siamo noi stessi, la nostra storia e le nostre preferenze a dare, assieme alle nostre capacità, una valore al cibo che siamo consumando.
Ecco allora alcuni ingredienti per migliorare questo aspetto del piacere di vivere. Bisognerà mescolarlo e assaporarlo assieme.
Importante:
Abituarsi
Assaporare
Coltivare
Concentrarsi
Aicchire
Abituarsi a distinguere:
Il gusto è un groviglio di emozioni, dopo aver accarezzato gli organi di senso, infatti, il sapore invita i vecchi ricordi a collegare le sensazioni presenti a quelle vissute. Una somma di esperienze, arricchiranno giorno per giorno, la nostra capacità, a distinguere le proprietà organolettiche e sensoriali.
Consiglio: se siete abituati a d assumere i cibi sempre allo stesso posto, provate semplicemente a cambiare per riconoscere le differenze. Faccio un esempio: degustate la differenza fra due tipi di mele o due tipi di miele, vi accorgerete quante sono le differenze.
Assaporare il piacere di mangiare
Consumare velocemente un pasto è deleterio. Il cibo non raggiunge la temperatura ideale per le nostre papille degustative, la fretta elimina le fantasie che intensificano la soddisfazione. Questo rimane alla base dei cultori dell’associazione SLOW FOOD, nata per la tutela del diritto al piacere.
Consiglio: mangiare con gli occhi aumenta il piacere. Il cibo, se viene ammirato, vi farà sentire il richiamo estetico, ancor prima del palato.
Coltivare i gusti degli altri
Gusti e disgusti si formano nel corso della nostra vita. Tanti ricordi affiorano a tavola … i ricordi del purè della mamma, i canederli della stube ABC, il pesce assaporato durante una vacanza al mare e così via.
Questo è il modo più semplice per aprirsi alle nuove scoperte, seguendo il gusto degli altri. Questo modo fa affiorare nuovi ricordi, esperienze vissute, gusti già noti alla nostra mente.
Consiglio: mai rifiutare un pasto nuovo, assaggiate, allenatevi ad assaporare cose nuove, magari organizzando con gli amici delle serate degustative che potranno essere socievoli e divertenti, senza dovervi giustificare in alcun modo sull’eventuale rifiuto di un cibo.
Concentrarsi sul gusto
Innondati da una sequenza esagerata di regole (p.e. antipasto, primo, carne poi dolce), quello che fa bene e quello che fa male, ecc., ci abituiamo a mangiare male. Studi approfonditi dell’università di Yale, ci dimostrano che il gusto varia da persona a persona. Chi trova un dolce a volte troppo stucchevole, per un altro può essere molto piacevole. Pertanto apriamoci alle sensazioni del gusto, confrontandoci personalmente e in modo critico a cosa dovremmo o non dovremmo mangiare. Questo per imparare cosa ci piace veramente.
Consiglio: elencate le vostre opinioni personali sui singoli alimenti, cercando di ricordare se vi portano ai dei ricordi piacevoli o spiacevoli. Vedrete che per ogni cosa che assaggerete, troverete una motivazione.
Arricchire la conoscenza
In bocca si incontrano sapori e parole. Approfondite la conoscenza dei vari alimenti. L’italiano parla molto spesso del mangiare, questa è la scuola per fare diventare un piatto ancor più gustoso.
Consiglio: imparate il nome esatto di ogni ingrediente e cercatelo di descrivere (dolce, dalato, piccante, amaro), il coloro, la consistenza (viscido, vaporoso, ecc.) , la sonorità (croccante, acquatico), le sfumature (affumicato, un po’ zuccherato ecc.) e abbinatelo infine ai ricordi vostri. Raccontate questa esperienza ai commensali e confrontatelo con esperienze già avute. Infine, acquistate letteratura specializzata che favorirà questo tipo di ispirazione.
Alla scoperta del buon gusto.
Consigli e segnalazioni per valorizzare il cibo e gustarne l’essenza.
Stile decorazione: una bella porcellana abbinata alla giusta argenteria e al tovagliato invece di un tavolo spoglio con bicchieri di plastica, è una bella differenza nella degustazione. La scenografia ricopre un importante ruolo nel gusto.
Luoghi e incontri: Innumerevoli le serate organizzate da amanti della buona cucina. Manifestazioni gastronomiche come il rally della gastronomia in Val Gardena, lo Sky Dinner all’Alpe di Siusi, le serate organizzate dalla Slow food o le degustazioni di prodotti al alto livello. eventi@slowfood.it
Corsi di cucina: Notevoli sono anche i corsi di cucina, proposti da validissimi chef de cuisine: (A novembre presso l’Antica Osteria Traube a Ortisei, per esempio)
Degustazioni: Degustazione del Riesling al centro sportivo di Selva di Val Gardena, organizzato da Dieter Karadar, rappresentante Slow Food Val Pusteria.
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venerdì 12 ottobre 2007
Menu di degustazione al ristorante Antica Osteria Traube
Antica Osteria Traube:
Il piccolo
Amuse bouche
“Panzanella” Insalata di pane con pomodori,
cetrioli, insalata valeriana e prosciutto di Parma
Tortelloni verdi ripieni d’agnello
con dadini di peperoni brasati e schiumetta al timo
Filetto di manzo “Angus” con spinaci in foglia all’uvetta, duetto di dadini di patate e tartufo nero
A 5 portate ...
Amuse bouche
Carpaccio di cervo in zucca agrodolce e Tete Moine
Crema di patate e porri con tartufo nero
e ravioli dorati di sedano rapa
Mezzelune ripiene di bietole rosse con burro al papavero, parmigiano ed erba cipollina
Sorbetto del giorno
Costicine d’agnello in crosta di pistacchio con broccoli,
e sigaro di pomodoro, patate e olive
oppure
Filetto di lucioperca in foglia di riso con zenzero,
fumet d’agrumi, taccole e perle di patate
Il piccolo
Amuse bouche
“Panzanella” Insalata di pane con pomodori,
cetrioli, insalata valeriana e prosciutto di Parma
Tortelloni verdi ripieni d’agnello
con dadini di peperoni brasati e schiumetta al timo
Filetto di manzo “Angus” con spinaci in foglia all’uvetta, duetto di dadini di patate e tartufo nero
A 5 portate ...
Amuse bouche
Carpaccio di cervo in zucca agrodolce e Tete Moine
Crema di patate e porri con tartufo nero
e ravioli dorati di sedano rapa
Mezzelune ripiene di bietole rosse con burro al papavero, parmigiano ed erba cipollina
Sorbetto del giorno
Costicine d’agnello in crosta di pistacchio con broccoli,
e sigaro di pomodoro, patate e olive
oppure
Filetto di lucioperca in foglia di riso con zenzero,
fumet d’agrumi, taccole e perle di patate
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Ristorante Antica Osteria Traube Ortisei
La nuova carta autunnale è pronta!

Antica Osteria Traube
Chef: Norbert Dejaco
La nuova carta autunnale:
Gli Antipasti:
“Panzanella” Insalata di pane con pomodori,
cetrioli, insalata valeriana e prosciutto di Parma
€ 8,00
„Panzanella“ Brotsalat mit Tomaten, Gurken, Feldsalat und Parmaschinken
Lasagnette di mozzarella di bufala con pomodori di S. Marzano,
peperoni con pesto, rucola e basilico fresco
€ 11,00
Lasagnette von der Büffelmozzarella,
S. Marzano-Tomaten, Paprika mit Basilikumpesto, Rucola und frischem Basilikum
Formaggio fresco di capra in manto di petto d’oca affumicato,
brioche al rosmarino e vinaigrette alla mela e miele
€ 11,00
Ziegenfrischkäse im Mantel von der geräucherten Gänsebrust,
Rosmarinbrioche und Honig-Apfelvinaigrette
Carpaccio di cervo in zucca agrodolce e Tete Moine
€ 12,00
Hirschcarpaccio mit Kürbis süß-sauer und Tete Moine
Capasanta su purea di porri al tartufo, insalata belga e tartufo Perigord
€ 12,00
Gebratene Jakobsmuscheln auf getrüffeltem Lauchpüree,
Endiviensalat und Perigordtrüffel
Testina di vitello con vinaigrette di patate e fegato d’oca dorato
€ 12,00
Lauwarmer Kalbskopf mit Liebstöckerl-Kartoffelvinaigrette
und kross gebratener Gänsestopfleber
I Primi:
Orzotto con cipolle rosse, funghi finferli e salvia
Orzotto mit roter Zwiebel, Pfifferlingen und Salbei
€ 9,00
Mezzelune ripiene di bietole rosse con burro al papavero, parmigiano ed erba cipollina
Rote Beete- Halbmonde mit Mohnbutter, Parmesan und Schnittlauch
€ 9,00
Cappelletti ripieni di zucca su porri, tartufo nero e pecorino
Cappelletti mit Kürbisfülle auf Lauch, schwarzem Sommertrüffel und Pecorino
€ 11,00
Tortelloni verdi ripieni d’agnello con dadini di peperoni brasati e schiumetta al timo
Grüne Lammtortelloni mit geschmorten Paprikawürfeln und Thymianschaum
€ 11,00
Le zuppe
Crema di patate e porri con tartufo nero e ravioli dorati di sedano rapa
Kartoffel-Lauchcremesuppe mit schwarzem Trüffel
und gebackenem Sellerieravioli
€ 8,00
Cosommè di bietola rossa con verdurine e carpaccio di cervo
Rote- Beeteconsommè mit Wurzelgemüse und Hirschcarpaccio
€ 8,00
Zuppa D’Orzo
Gerstensuppe
€ 8,00
I secondi
Piatto tipico tradizionale:
Stinco di maiale glassato con patate al rosmarino e verdurine brasate
Traditionsteller: Glasierte Schweinsstelze
mit Rosmarinkartoffeln und Schmorgemüse
€ 18 ,00
Filetto di manzo “Angus” con spinaci in foglia all’uvetta,
duetto di dadini di patate e tartufo nero
„Angus“ Rinderfilet auf Rosinen-Blattspinat mit Zweierlei gebratenen Kartoffelwürfeln und schwarzem Trüffel
€ 24 ,00
Costicine d’agnello in crosta di pistacchio con broccoli,
e sigaro di pomodoro, patate e olive
Lammkarree mit Pistazienkruste,
Tomaten-, Kartoffel-, Olivenzigarre und Brokkoli
€ 24 ,00
Filetto di lucioperca in foglia di riso con zenzero,
fumet d’agrumi, taccole e perle di patate
Zanderfilet im Reisblatt mit Ingwer,
Zitrusfrüchtefumet, Zuckerschoten und Kartoffelperlen
€ 23 ,00
Selvaggina nostrana
con mezzelune di patate dorate ripiene di cavolo rosso e funghi porcini
Einheimisches Wild
mit gebackenen Kartoffel-Rotkrauthalbmonden und Steinpilzen
€ 23 ,00
Le dolci tentazioni
Carpaccio d’ananas con espuma di pina colada
€ 8,00
Ananascarpaccio mit Pina Colada Espuma
Tortino di castagne su pere allo zafferano con gelato al Moscato d’Asti
€ 8,00
Gebackenes Kastanientörtchen auf Safranbirnen und Moscato D’Asti Eis
Mousse all’Arancio in cestello al sesamo su crema alla mocca
€ 8,00
Orangenmousse in der Sesamhippe auf Moccacreme
Ghiacciatina di cioccolato al gianduia con ciliegie e zenzero candito
€ 8,00
Geeiste Nougatschokolade in der Tasse mit eingelegten Kirschen und kandiertem Ingwer
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Ristorante Ortisei Traube
domenica 7 ottobre 2007
Storia dell'Antica Osteria Traube

Sorto nel 1779 nel centro del paese di Ortisei,
il ristorante ANTICA OSTERIA TRAUBE
fa parte della tradizione della Val Gardena e collega il presente al passato in cui gli scalatori delle vette dolomitiche usano spendere i loro momenti a valle assieme agli abitanti locali.
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Storia ristorante ortisei
Rally della Gastronomia Menu del 4.10.2007

TUBLADEL – Chef Gianluca Garigliano
Capesante al tartufo autunnale
su crema di spinaci e burro allo scalogno
Sinfonia dal tonno sashimi
Sauvignon "Cosmas" Kornellhof
CONCORDIA – Chef Rudi Pescosta
Vellutata di fiore di montagna
con grissino al formaggio di capra
Ravioli di cacao al ripieno di zucca con burro all’amaretto
Gewürztraminer DOC Cantine Termeno
ANTICA OSTERIA TRAUBE – Chef Norbert Dejaco
Filetto di triglia su cous cous di verdure
e citronella con schiuma all’ arancia
Chardonnay Cornell – Col Terenzio
Costicine d’agnello in crosta al pistacchio con lasagnetta mediterranea e perle di patate al rosmarino
Lagrein Prestige Line – Cantine Bolzano
ANNA STUBEN – Chef Armin Mairhofer
Creme brulé di Goldengel con mostarda di frutta secca
Bell’Elen: Variazione di cioccolato,
pere selvatiche e crema gelata di beurre-noisette
Capesante al tartufo autunnale
su crema di spinaci e burro allo scalogno
Sinfonia dal tonno sashimi
Sauvignon "Cosmas" Kornellhof
CONCORDIA – Chef Rudi Pescosta
Vellutata di fiore di montagna
con grissino al formaggio di capra
Ravioli di cacao al ripieno di zucca con burro all’amaretto
Gewürztraminer DOC Cantine Termeno
ANTICA OSTERIA TRAUBE – Chef Norbert Dejaco
Filetto di triglia su cous cous di verdure
e citronella con schiuma all’ arancia
Chardonnay Cornell – Col Terenzio
Costicine d’agnello in crosta al pistacchio con lasagnetta mediterranea e perle di patate al rosmarino
Lagrein Prestige Line – Cantine Bolzano
ANNA STUBEN – Chef Armin Mairhofer
Creme brulé di Goldengel con mostarda di frutta secca
Bell’Elen: Variazione di cioccolato,
pere selvatiche e crema gelata di beurre-noisette
Comtes St. Valentin - S. Michele Appiano 1907
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